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Panini Football Stickers, the Official Celebration: il nuovo libro di Greg Lansdowne

Una bella chiacchierata con l'autore del libro "Panini Football Stickers the Official Celebration". 

Il prossimo 25 Novembre uscirà Panini Football Stickers, the Official Celebration, il nuovo libro di Greg Lansdowne, già autore del libro Stuck on YouAbbiamo avuto il piacere di scambiare "quattro chiacchiere" con Greg che ci ha parlato della sua passione per il mondo delle figurine e soprattutto del suo nuovo libro. 




Ecco a voi l'estratto della conversazione.

Come è quando è nata la tua passione per le figurine? 

Il primo album collezionato è stato  Panini Football '79 (una raccolta di figurine sul campionato nazionale del Regno Unito). Da quel momento mi sono appassionato di calcio, di collezionismo di figurine e ovviamente della Panini. Questo libro mi ha aperto gli occhi su tutti i giocatori del massimo campionato di calcio britannico / scozzese nonchè sulle divise e sugli stemmi associati a ciascuna squadra. Uno dei motivi principali per cui sono appassionato di calcio è, senza dubbio, merito di questa raccolta. Ovviamente ci sarebbero molti altri modi per sviluppare questa passione, ma il collezionismo di figurine è stato più duraturo di altri. Devo ringraziare mio fratello per aver acquistato l'album e poi per avermi aiutato a completarlo. E' sempre necessario un aiuto per iniziare soprattutto perchè da bambini è difficile avere i fondi necessari!


Raccontaci del tuo nuovo libro, di cosa parlerà e come sarà strutturato?

Panini Football Stickers - The official Celebration sarà quello che suggerisce il nome. Siamo nell'anno del 60° anniversario della nascita della Panini, quindi quale momento migliore per rendere omaggio ad un marchio storico? Dato che vivo nel Regno Unito e sono cresciuto collezionando album del campionato nazionale durante l'era d'oro, tra Football '78 e Football '93, questi album sono il punto focale del libro, insieme a tutti gli album Mondiali ed  Europei (sia maschili che femminili). Ma c'è spazio anche per tutte le informazioni relativamente alle caratteristiche di album di altri paesi, agli allenatori, alle acconciature dei calciatori, a quelli più rappresentativi. E' impossibile produrre un libro che soddisfi completamente tutti, Panini ha prodotto così tante figurine che sono sicuro di non aver trattato l'adesivo preferito di molti, ma credo che ci sia abbastanza  materiale per rendere il libro attraente per tutti i collezionisti Panini. Mi è stata inviata una prima copia della pubblicazione e sono rimasto favorevolmente colpito dalla qualità del prodotto ( il design è elegante e la scritta nella copertina ricorda molto le figurine "brillanti")




Oltre alle immagini delle collezioni sono approfonditi anche altri aspetti e curiosità ? 

Come appassionato collezionista di figurine di calcio dal 1979 ho approfondito i dettagli di ogni collezione, sia in termini di costo del pacchetto, delle figurine e dell'album, sia relativamente agli inserti delle promozioni veicolate attraverso le riviste. Oltre ovviamente a tutte le stranezze sulle figurine (errori nei nomi dei giocatori, oggetti insoliti che compaiono nelle figurine e così via). Ovviamente ci sono così tanti elementi che è difficile includere tutto in un libro. Ed è qui che presto entrerà in gioco il mio prossimo progetto: Footballstickipedia.com 


Qual è la tua collezione preferita di figurine? 

Ne scelgo due: Football '79 e Fooball '93 entrambe riferite al campionato nazionale del Regno Unito. Probabilmente vince Football '79, non solo perchè è stata la mia prima collezione ma anche per la consistenza di "stoffa" degli stemmi di quell'anno. Football '93 si posiziona a poca distanza in particolare per le figurine a "figura intera", che non sono mai più apparse negli album del Regno Unito. Questo ha permesso molta più varietà nell'album, anche per la possibilità di vedere le divise complete. In particolare ha anche permesso ad Alan Curtis, giocatore del Swansea City, di indossare le scarpe da mocassino rosse anzichè le scarpe da calcio. A causa del poco spazio non ho potuto trattare questo argomento nel libro ma ne ho parlato recentemente con l'interessato e sicuramente ne parlerò in futuro in un altro progetto.


Ci sono quindi tutti gli aspetti per fare si che Panini Football Stickers  sia assolutamente da non perdere. 

Noi lo abbiamo già pre ordinato, e voi? 

Di seguito i link per acquistarlo su Amazon 

Panini Football Stickers, the Official Celebration 

Stuck on you

Qui invece se volete acquistarlo su Ebay: 

Panini Football Stickers, The Official Celebration

Stuck on you

Storie di figurine: Ti amerei anche se vincessi

Un bel racconto di Antonello Cattani sulla storia della sua passione per la nazionale Scozzese.

"Vincere non è importante è l'unica cosa che conta. Se vi ritrovate in questa frase, non leggete questo libro, anzi non sfogliatelo neppure, rimarreste  delusi".
Inizia così la descrizione della quarta di copertina  di "Ti amerei anche se vincessi", un bel libro scritto da Antonello Cattani che racconta di come la sua passione per la nazionale scozzese sia diventata una passione a 360 gradi per una nazione.
Intervistando Antonello siamo andati a scoprire come è nata la sua passione (indovinate un pò si parla di figurine) e come questa sia evoluta nel corso del tempo, passando dagli occhi di un bambino a allo sguardo di un padre. 


Ti amerei anche se vincessi libro



Abbiamo letto che la tua passione per la Scozia risale all'album Panini del 1974, quando ti innamorasti delle figurine scozzesi presenti sull'album. Quali sono i tuoi ricordi in merito? 

Sono nato nel dicembre 1966, quindi nella primavera del 1974 avevo sette anni. Mi fu regalato l'album Panini dei mondiali del 1974 fuori dalla scuola, come si usava a quell'epoca. Sarebbero stati i primi mondiali di calcio che avrei visto consapevolmente (nel 1970 ero troppo piccolo) quindi ero "carico". A scuola con me c'era una bambina nata a Edimburgo da madre scozzese, e la cosa mi affascinava enormemente. Così quando iniziai la collezione guardavo le figurine della Scozia con un occhio particolare, inoltre come scrivo nel mio libro "i nomi dei giocatori avevano su me un effetto ipnotico, Harvey, Bremner, Jordan ... alcuni indossavano una bellissima tuta blu notte con un leone rampante sul cuore ... fu amore a prima vista". Così mi innamorai della Scozia, e non mi posi il problema che forse avrei dovuto tifare per l'Italia. Le figurine dell'Italia mi lasciavano indifferente, le consideravo come tutte le altre nazionali. Mi dispiace ma non potevo farci niente.
La prima partita che vidi fu Brasile-Scozia con la telecronaca di Martellini, finì 0-0 ma fu una partita molto combattuta. Poi la delusione del pareggio 1-1 con la Jugoslavia che eliminò la Scozia, visto che il Brasile passò il turno per un solo gol segnato in più. Dell'Italia a quei mondiali vidi solamente uno spezzone della partita con Haiti. Poi l'amore per la Scozia si è esteso nel tempo ai luoghi, alla storia, alle tradizioni, alla musica. Oggi è un "amore a 360 gradi.". 







Come è cambiato il tuo rapporto con le figurine da quando eri bambino ad oggi?

Sono nato con le figurine ,per intenderci sono uno di quelli che appena sente l'odore della bustina appena aperta prova un piacere fisico difficilmente comprensibile da un ragazzo di oggi. I primi ricordi risalgono alle collezioni 70-71 e 71-72 le ultime non adesive, di mio fratello più grande. La prima collezione che provai a fare da solo fu quella del 72-73 ma ero piccolo e non fu completata e andò distrutta. La recuperai pochi anni dopo quando scoprii che si poteva mandare a prendere intera. Mi arrivò dopo tantissimo tempo dall'ordine e ricordo ancora la gioia di avere tutte le figurine pronte da attaccare. E' la più bella in assoluto, con i giocatori in azione e le caricature di tutti. Solo quella analoga del 76-77 regge il confronto. La Panini è a 30 km da casa mia, quindi ci sono stato più volte da adulto, da bambino mi sembrava lontanissima.
Ricordo un aneddoto relativo alla collezione del 1973-74. Una domenica mattina girai insieme ai miei genitori alla ricerca delle bustine, ma tutte le edicole della mia città, Reggio E. le avevano esaurite, così tornai a casa molto triste.Il giorno dopo mio padre, che lavorava a Bologna, riuscì a trovarle e i miei genitori al ritorno da scuola me ne fecero trovare dappertutto. Sotto il piatto, su per le scale, sotto il cuscino. Immaginate un bambino di sette anni impazzito a trovare le bustine in giro per la casa. Poi i giochi a scuola: dal lancio delle figurine a quello dove si calava una figurina a testa e quando usciva la combinazione di due giocatori della stessa squadra, chi aveva calato l'ultima portava a casa tutto il mazzo. Quando questo diventava alto si iniziava a sudare freddo. Ho fatto le collezioni fino al 1978-79, poi ho sospeso perchè troppo impegnato con l'adolescenza. Ho ripreso nel 1993-94 perchè per la prima volta la mia Reggiana era in serie A e volevo un ricordo tangibile. Dei mondiali ho fatto di persona quelle del 1974, 1978 e 1990, le altre le ho acquistate già fatte con le figurine da attaccare fino al 2002. Poi ho qualche album dei campionati inglese e scozzese, come quello del 1979 e del 1992 Ho qualche collezione incompleta post 2000 fatta dai miei figli, ma senza l'entusiasmo giovanile dei miei tempi.Oggi sono disamorato dal calcio moderno, per cui anche le figurine le ho abbandonate. Non sopporto la pagina dei giocatori che cambiano squadra, ormai sono più quelli che vanno che quelli che rimangono.



Figurine Scozia Argentina '78


Veniamo al libro, come è nata l'idea di scrivere in merito alla tua passione per la nazionale scozzese? 

Il libro l'avevo in mente da tempo, si è concretizzato grazie all'incontro con un altro autore non professionista come Remo Gandolfi, anche lui appassionato di calcio britannico, che mi ha fatto conoscere un grandissimo editore come Gianluca Iuorio della Urbone Publishing
Non si è posto problemi sul fatto che non avessi mai scritto di sport, gli è piaciuta l'idea di raccontare le vicissitudini della squadra scozzese attraverso i miei ricordi, alcuni veramente personali, di cui neppure mia moglie era a conoscenza. La vera forza del libro, apprezzato anche dal pubblico femminile che di calcio non se ne intende, credo sia questa. Sono riuscito a trasmettere le mie emozioni vissute senza risparmiarmi e questo è piaciuto molto ai lettori, anche chi non simpatizzava per la Scozia si è immedesimato nel racconto tanto da diventarne quasi tifoso.Il racconto parte dal 1974 e arriva fino ai giorni nostri. Ogni capitolo è dedicato a un campionato mondiale o europeo e scandisce tutta la mia vita: bambino, adolescente, militare, fidanzato, sposo, padre. L'ho scritto per puro piacere personale, la cosa più bella è stato cercare il materiale video e cartaceo che mi ha permesso di ripercorrere tutti i miei ricordi calcistici tra cui le figurine, presenti nella quarta di copertina.

Figurine Scozia Monaco 74


Qual'è stata la nazionale scozzese più forte di sempre di cui tu abbia memoria? 


Difficile dirlo, potenzialmente tutte avrebbero potuto almeno passare il primo turno, cosa mai accaduta. Tecnicamente quella del 1978 sulla carta sarebbe stata veramente forte, visto che annoverava molti elementi che militavano in squadre come Liverpool e Nottingham Forest che dominavano in Europa. Mi riferisco  a giocatori come Dalglish, Gemmill, Robertson, Souness, Jordan, McQueen. Su quel mondiale sono stati scritti libri, in Scozia si pensava addirittura di andare a vincerlo  (il capitolo del mio libro si intitola: campioni del mondo... alla partenza). 
Poi successe di tutto: litigi, alcool, donne, doping ma nonostante tutto sfiorammo la qualificazione al secondo turno in una memorabile partita con l'Olanda vinta 3-2, ma sarebbero serviti due gol in più per passare il turno. Anche quella del 1982 non era male: Souness, Dalglish, Strachan, Archibald, Hansen, lo stesso Jordan erano giocatori di grande spessore internazionale. Anche in quel caso fu fatale la differenza reti.

La tua figurina preferita ed il tuo calciatore preferito? 

Coincidono e portano il nome di Joe Jordan, il mio idolo assoluto, come racconto nel libro. 
Da tifoso rossonero ero felicissimo del suo arrivo al Milan nel 1981, poi le cose non andarono bene, ma Joe è comunque annoverato tra i 100 giocatori significativi del Milan per il suo impegno, nonostante due sole stagioni disputate. Un grande colpitore di testa, un lottatore unico, come dimostrano i denti persi in uno scontro di gioco.Tra l'altro ha segnato in tre mondiali diversi (1974, 1978, 1982) senza tirare rigori, non sono in tantissimi ad avere fatto altrettanto.

Figurina Joe Jordan Panini Monaco 74



Ti Amerei anche se vincessi, di Antonello Cattani



Ti amerei anche se vincessi copertina